L’ernia del disco cervicale è un disturbo comune della colonna vertebrale che può causare dolore al collo e/o al braccio. Ciò che determina il dolore non è la formazione dell’ernia e neanche l’eventuale spostamento del disco cervicale.
Ciò che determina il dolore è la compressione da parte dell’ernia, o del disco spostato, di uno dei nervi che fuoriesce dalla colonna vertebrale e/o la compressione del midollo spinale. Quando l’ernia del disco porta alla compressione di un nervo in uscita, questa condizione viene definita radicolopatia.
Quando l’ernia del disco porta alla compressione del midollo spinale, viene definita mielopatia. Quando a essere interessati sono sia i nervi in uscita che il midollo spinale, ci troviamo davanti a una condizione denominata mieloradicolopatia.
Cosa sono i dischi intervertebrali
I dischi intervertebrali sono cuscini fibrocartilaginei che fungono da sistema di assorbimento degli urti della colonna vertebrale, impedendo alle vertebre di sfregarsi tra loro.
I dischi invertebrali hanno tre funzioni principali:
- Agiscono come ammortizzatori nella colonna vertebrale, posizionati tra una vertebra e l’altra;
- Agiscono come legamenti resistenti che tengono insieme le vertebre della colonna;
- Sono articolazioni cartilaginee che consentono una leggera mobilità della colonna.
I dischi intervertebrali hanno due componenti di base: una parte esterna dura e un nucleo interno morbido:
Anello fibroso. Questo robusto strato esterno è costituito da fibre di collagene concentriche, che rendono il disco abbastanza forte da proteggere il suo morbido strato interno. L’anello fibroso aiuta a gestire i carichi pesanti della colonna vertebrale e ad assorbire gli urti.
Nucleo polposo. Questo interno gelatinoso è una rete lassa di fibre sospese in un gel mucoproteico e protette all’interno dell’anello fibroso. Il nucleo polposo fornisce ulteriore ammortizzazione e flessibilità nei movimenti.
La colonna vertebrale è formata da 24 ossa mobili chiamate vertebre e presenta, quindi, un totale di 23 dischi intervertebrali, ognuno interposto tra due corpi vertebrali.
A ogni livello del disco, un paio di nervi spinali escono dal midollo spinale e si diramano verso il corpo. Il midollo spinale e i nervi spinali agiscono come un “telefono”, consentendo ai messaggi, o impulsi, di viaggiare avanti e indietro tra il cervello e il corpo per trasmettere sensazioni e controllare i movimenti.
Cos’è un’ernia del disco
Un’ernia del disco si verifica quando la porzione esterna di un disco spinale (anello fibroso) si rompe e la porzione interna (nucleo polposo) fuoriesce. La porzione interna del disco che estrude, può irritare o comprimere i nervi vicini, causando dolore radiante.
Qualsiasi contatto tra i nervi e le proteine infiammatorie presenti nel nucleo del disco, o la pressione del disco stesso sui nervi della colonna vertebrale, può provocare dolore, intorpidimento, formicolio o altri sintomi.
La maggior parte delle ernie discali si forma nella regione lombare della colonna vertebrale.
Andiamo più nel dettaglio: ernia del disco cervicale
La sezione cervicale (collo) della colonna vertebrale sostiene il peso della testa e consente di piegarla in avanti e indietro, da un lato e dall’altro, e di ruotarla di 180 gradi.
Ci sono 7 vertebre cervicali numerate da C1 a C7. Nella colonna vertebrale cervicale, ci sono 6 dischi che si trovano davanti alla colonna vertebrale e collegano ciascuna delle 7 vertebre cervicali.
Nella parte posteriore della colonna vertebrale, a ogni livello, una radice nervosa esce dal canale spinale e scende attraverso il collo, la spalla e il braccio, fino alla mano e alle dita.
Ciascun disco cervicale è situato tra le vertebre adiacenti (una sopra e una sotto) per attutire i corpi vertebrali e aiutare a distribuire i carichi dal collo e dalla testa.
Quando un’ernia del disco protrude nella regione cervicale della colonna vertebrale, può causare dolore che si irradia lungo la spalla nel braccio e nelle dita, oltre a sintomi neurologici.
I livelli della colonna cervicale in cui più comunemente si creano ernie del disco sono il livello C5-C6 e il livello C6-C7.
Sintomi dell’ernia del disco cervicale
Un’ernia del disco cervicale può causare diversi tipi di dolore, ma anche presentare nessun sintomo. Il dolore può interessare il collo, il braccio e/o la mano. A volte possono essere presenti anche intorpidimento o debolezza del braccio o della mano.
I sintomi possono variare a seconda di quale disco è interessato e a seconda di quale radice nervosa è stata toccata o infiammata. Se è interessato il midollo spinale, il dolore può presentarsi su entrambe le braccia o nella parte inferiore del corpo. Anche la perdita del controllo dell’intestino e/o della vescica sono esiti rari ma possibili.
Il dolore al collo e/o al braccio causato da un’ernia del disco cervicale può durare pochi giorni, oppure può diventare cronico e durare per mesi o anni. È comune che il dolore vada e venga o che abbia riacutizzazioni particolarmente brutte durante determinate attività. Quando il dolore al collo e/o al braccio deriva da un’ernia del disco, i sintomi in genere si risolvono completamente entro 4-6 mesi, anche se il disco stesso potrebbe non guarire.
Alcuni segni e sintomi comuni di un’ernia del disco cervicale includono:
- Dolore al collo. Questo dolore interessa solitamente la parte posteriore o laterale del collo. Può variare da lieve ad acuto o bruciante;
- Dolore alla schiena;
- Dolore radicolare. Questo dolore può irradiarsi da un nervo schiacciato nel collo fino alla spalla, al braccio, alla mano e/o alle dita. A volte può essere simile a una scossa elettrica;
- Rigidità del collo. Il dolore e possono limitare alcuni movimenti del collo e ridurne il raggio di movimento.
Il dolore dovuto a un’ernia del disco cervicale tende a divampare e a peggiorare durante determinate attività, ad esempio mentre si pratica uno sport o si solleva un peso. Alcune posizioni della testa, come la torsione da un lato o l’inclinazione della testa in avanti, possono peggiorare il dolore.
Segni e sintomi meno comuni di un’ernia del disco cervicale possono includere:
- Dolore, formicolio, intorpidimento e/o debolezza in entrambe le braccia e/o in entrambe le gambe;
- Problemi di coordinazione o deambulazione;
- Difficoltà nel controllo della vescica e/o dell’intestino.
Uno qualsiasi di questi segni o sintomi richiede cure mediche immediate.
Cause dell’ernia del disco cervicale
Le cause più comuni di ernia del disco cervicale includono:
- Usura e degenerazione del disco nel tempo. Quando un disco invertebrale invecchia, perde naturalmente idratazione e diventa meno flessibile e resistente. Crepe e lacerazioni hanno maggiori probabilità di svilupparsi in un disco che ha un contenuto d’acqua inferiore;
- Trauma. Un impatto diretto sulla colonna vertebrale può causare la lacerazione o l’ernia di un disco.
Sono possibili altre cause meno comuni di ernia del disco, come disturbi del tessuto connettivo o altre anomalie della colonna vertebrale.
Diagnosi dell’ernia del disco cervicale
La diagnosi di un’ernia del disco cervicale prevede un processo in 3 fasi:
- Anamnesi. Viene esaminata la storia del paziente, comprese eventuali condizioni croniche, lesioni pregresse o precedenti dolori alla schiena e al collo. Vengono raccolte anche informazioni sui sintomi attuali.
- Esame fisico. Viene palpato il collo per individuare eventuali aree di gonfiore o dolore. Viene anche controlla la gamma di movimento del collo, nonché eventuali segni di deficit neurologici delle braccia, come problemi di riflessi, intorpidimento e/o debolezza.
- Test di imaging. I test di imaging possono mostrare se un disco ha iniziato ad appiattirsi o a spostarsi dalla sua normale posizione. I test di imaging includono:
- Risonanza magnetica: il metodo migliore per visualizzare un’ernia del disco
- Mielografia: un esame radiologico che prevede l’utilizzo di un ago che rilascia un mezzo di contrasto. L’ago viene introdotto nel sacco (dura madre) che circonda il midollo spinale e i nervi.
Rimedi per l’ernia del disco cervicale
Non tutti i pazienti con ernia del disco cervicale hanno bisogno di un intervento chirurgico. Di fatto oltre il 95% trova sollievo attraverso terapie non chirurgiche come esercizio fisico, farmaci e terapia fisioterapica.
- Riposo. Inizialmente è previsto un breve periodo di riposo. Il riposo tende ad aiutare un’ernia del disco cervicale a diventare meno dolorosa. Quando il dolore diminuisce, i livelli di attività possono essere nuovamente aumentati.
- Farmaci. Il dolore causato da un’ernia del disco deriva dall’infiammazione delle radici nervose e di altri tessuti. I FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) aiutano a ridurre l’infiammazione nel corpo. I FANS da banco sono, quindi, comunemente i primi farmaci raccomandati. Se i farmaci da banco non forniscono abbastanza sollievo, un medico può prescrivere altri antidolorifici, come FANS da prescrizione, miorilassanti o steroidi orali. I farmaci, in generale, tendono a essere utilizzati solo a breve termine, ad esempio durante riacutizzazioni particolarmente gravi o per una settimana o due. Consultare sempre un medico.
- Fisioterapia.
- Chirurgia.
La fisioterapia per l’ernia del disco cervicale
Rafforzare, allungare, mantenere una giusta postura del collo, sono attività che possono aiutare questo distretto a diventare più resistente al dolore. I muscoli del collo indeboliti hanno maggiori probabilità di portare a una postura della testa errata. Quando la testa è tenuta in allineamento neutro con le orecchie direttamente sopra le spalle, si produce meno stress sul rachide cervicale e sui suoi dischi.
Un fisioterapista può aiutarti a trovare il miglior percorso per alleviare il dolore al collo generato da un’ernia del disco cervicale. Ecco alcune pratiche utilizzate nella fisioterapia:
- Terapia del ghiaccio o del calore. L’applicazione di ghiaccio o di calore per 15 o 20 minuti alla volta può aiutare a ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore. Sia che si applichi ghiaccio o calore, bisogna attendere 2 ore tra un’applicazione e l’altra per ridurre il rischio di danni alla pelle.
- Trazione cervicale. Un dispositivo meccanico legato alla testa viene utilizzato per sollevarla delicatamente verso l’alto e allungare il rachide cervicale. L’obiettivo è ridurre la pressione sui dischi e sulle radici nervose. La stessa operazione può essere eseguita anche manualmente da un fisioterapista.
- Massoterapia (https://www.fisioterapiaitalia.com/terapie/massoterapia/). Un leggero massaggio può dare sollievo aiutando a sciogliere i muscoli, aumentare il flusso sanguigno e favorire il rilassamento.
- TENS. I dispositivi TENS utilizzano la corrente elettrica per stimolare i muscoli. Gli elettrodi fissati sulla pelle inviano una piccola corrente elettrica ai punti chiave del percorso nervoso. La TENS riduce gli spasmi muscolari e si ritiene che inneschi rilascio di endorfine, ossia gli antidolorifici naturali del corpo.
Altri mezzi fisici:
- Laserterapia
- Tecarterapia
- Ipertermia
- Ultrasuoni
- Correnti antalgiche
- Neurostimolatore interix
- Rieducazione motoria e ginnastica posturale. I trattamenti attivi, come gli esercizi, aiutano a migliorare flessibilità, postura, forza, stabilità del core e movimento articolare. Questo non solo limiterà il dolore, ma andrà anche a beneficio della salute in generale. Il fisioterapista lavorerà con te per sviluppare un programma basato sulla tua diagnosi specifica e sulla tua storia clinica.
Come prevenire lo sviluppo dell’ernia del disco cervicale
Come prima cosa è importante evitare tutti i comportamenti in cui il collo è in posizione flessa: quando si tengono cellulare e tablet in mano a lungo, quando si lavora al pc o si legge un libro. Ovviamente non bisogna smettere di fare queste azioni, ma porre la giusta attenzione per svolgerle in modo adeguato.
A volte bastano pochi accorgimenti come sollevare di più i gomiti, o mettere un cuscino dietro la schiena per ridurre il carico sul collo. Il fisioterapista potrà insegnare 3 esercizi per il collo da eseguire tutte le mattine.
Fonte: https://www.fisioterapiaitalia.com/patologie/cervicale/ernia-del-disco-cervicale/